In quel gruppo erano tutti illuminati. Conoscevano il
segreto della vita ed erano Dei. Vivevano in comunione con la volontà di Dio.
Ogni loro pensiero si realizzava, perché era il pensiero di Dio, il verbo.
Niente li turbava, era un’estasi continua. E tutto questo grazie a un mese di
meditazione. Da quando uno di loro, il primo, aveva detto: “si medita così”. Dovevi stare in piedi con le mani e la faccia
rivolte verso il cielo, per un’ora al giorno. Dopo un mese l’illuminazione era
garantita. E tutto ciò veniva offerto gratis, perché un illuminato non
chiederebbe mai del denaro in cambio del segreto della felicità. Quel dono è
già il più grande piacere per un illuminato.
Tutto il mondo, in un anno, si illuminò, così tutti gli
abitanti della terra passarono dalla dimensione fisica alla dimensione dell’Assoluto,
del Logos, dell’Essere in quanto essere, dell’Immanenza. Il tempo scomparve e
anche lo spazio. Così possiamo dire che tutto ciò avvenne contemporaneamente e
in ogni luogo. La terra stessa e tutto l’universo si accorse di se stesso, fu
presente a se stesso e continuò così per l’eternità.
Tutto questo perché, in quella posizione meditativa, gli
uomini, inconsapevolmente, erano indotti a toccare, con il palato, un punto sulla lingua quasi mai toccato prima. Un punto che, se sollecitato, fa produrre al corpo umano una droga che
risveglia la coscienza. Lo stesso punto che Buddha, Gesù, Ermete Trismegisto e pochi altri avevano, tramite altre pratiche, toccato in passato.
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