giovedì 12 gennaio 2012

Per chi cerca lavoro

In questi gironi sto pensando delle cose, che non è la prima volta che affiorano nel mio cervello superstite.
Pensavo ad esempio alla voglia che tanta gente ha di fare una professione.
C'è chi vuole fare il medico, quell'altro legge un fumetto strepitoso e vuole fare il fumettista, un altro vede una pubblicità spettacolare e vuole fare il pubblicitario, un altro lo scrittore, lo sceneggiatore, il filosofo, l'artista, e così all'infinito.
Tutto ciò in questo eccezionale, nel senso che è un'eccezione, momento di lucidità mi sembra totalmente senza senso.
è un errore logico, è un condizionamento troppo chiaro, credere di voler fare una professione. In realtà si vuole avere l'immagine che quel professionista ha. è come andare a tagliarsi i capelli, andare dall'estetista, farsi crescere i baffi o la barba. L'errore logico consiste nella confusione tra l'effetto e la causa. Ora mi spiego e chiarisco tutta questa accozzaglia disordinata di parole:
essere un professionista è una conseguenza della professione che si esercita. Se non fai quella professione non sei quel dato professionista. Non si vuol fare una professione, si vuol fare ciò che in quella professione si fa. E per fare questo non c'è bisogno di voler fare qualcosa, si fa e basta, e la conseguenza sarà che diventerai quel dato professionista. Ma è inutile voler fare quella professione.
Voglio dire: fai quello che ti va di fare e farai automaticamente la professione che ami di più, la starai già facendo. La professione a cui aspiri puoi cominciarla subito, non ti serve nulla. Oppure vuoi i soldi che fare quella professione comporta? Ma se è così allora non è vero che volevi fare quella professione, non è davvero quello che volevi, perchè in realtà tu volevi, vuoi fare soldi.
Non ha senso voler fare gli scrittori, o gli artisti: uno scrive o crea opere d'arte. Mica ti assume qualcuno.
è possibile che se ti stai affaticando per raggiungere un obiettivo lavorativo, vuol dire che quel lavoro non ti piace.
Per esempio, se ti stai affaticando a scrivere un libro e passi un sacco di tempo pensando a chi te lo pubblicherà, vuol dire che non vuoi davvero fare lo scrittore. Altrimenti scriveresti no? (questa era didascalica, ma non si sa mai chi legge queste puttanate).
Perchè affaticarti a cercare un lavoro quando il lavoro che ti piace di più puoi farlo adesso?

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