giovedì 13 maggio 2010

La prova di Evelyn



Prove Invalsi, 6 Maggio 2010, Classe quinta C, scuola elementare Gianni Rodari, Palermo.
Evelyn Troisi davanti al questionario.

Devo scrivere. Questo compito delle domande, come l’anno scorso. Serve a capire se siamo bravi, se siamo intelligenti. Io non me la fido mai, lo so. Va bè, tanto siamo tutti troppo scecchi. Cinque anni che ci dicono tutti che siamo scecchi. Però a danza io sono bravissima. So fare tutto il balletto di Alessandra di Amici che l’ho fatto pure alla comunione di mia sorella che tutti mi dicevano brava Evelyn tu sei ‘na ballerina.
Devo scrivere il nome della cosa che è disegnata. E accanto c’è la lettera come comincia e come finisce la palora. Mi, troppo facile, me la fido. Devo solo scriverci dentro la palora.
Questa è una crapa. Comincia con A finisce con O. E’ l’asino. No asino no. Ah va be, Agnello. AgnellO. Con due ll. Sono brava. Agnello è una palora che la so. Agnello di Dio. La crapa piccolina. Agnellino. Ci scrivo Agnellino.
Questo invece non si capisce, mii. Ma non posso chiedere ad Annamaria che poi la maestra mi grida. Guardo da Annamaria. Ancora è alla crapa. Mi. Aspetto un poco. E’ troppo lenta. Lei è lenta. Io sono veloce però. Sento caldo, magari che mi posso togliere il grembiule di nascosto. Oppure solo sbottonare un poco. Bravissima sono. Non se ne è accorta.
Allora , questo disegno non si capisce, forse è una spica di grano. Però no, veramente non ha i cosi lunghi ed è più pacchiona. Allora veramente a me mi pare una pollanca*. Comincia con P e finisce con A. PollancA. Giustissimo. Sono brava però, questa era facile.
Poi ci sono tutte queste domande. “Segna la risposta corretta: in quali di questi casi il congiuntivo si può utilizzare in modo proprio”. Si vabbè. Questa non me la fido. Ma quando usciamo? Questa gomma è profumatissima però. Come quella di Evelyn Conticello che però ci siamo sciarriate. Ora cancello un poco il banco, che è tutto sporco.
“Evelyn Troisi, lavora invece di giocare con la gomma” . Uffa, mi ha visto. Sei una maestra brutta e senza capelli e mi fai paura quando mi gridi. Però io non stavo giocando,stavo pulendo il banco. Questo compito è troppo difficile, il banco è tutto lordo e io sono abbirsata, e me lo dice pure mia zia Giusy. Però poi la maestra ce lo dice a mamma che non mi fa fare la gita. Va bene, prendo la matita. Allora io ci rispondo a una si e a una no accome capita. Io già tanto lo sapevo che non me la fidavo. E tanto da grande faccio la ballerina ad Amici.

* (pannocchia di mais bollita in palermitano)


Carla Gueli






Carla Gueli è nata a Palermo, è cresciuta ad Agrigento e vive a Palermo.

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