venerdì 26 settembre 2008

PUBBLICITÀ


Molti, troppi, non sanno che attraverso la pubblicità esprimiamo noi stessi.
Nel senso: tutto quello che pensate è un pensiero riguardo a qualcosa e se lo esprimete lo state pubblicizzando, cioè rendendo pubblico.
La differenza tra questa pubblicità fisiologica e quella istituzionale è che la prima pubblicizza liberamente quello che vuole. Anche se il concetto di "quel che si vuole" è un pò ambiguo se consideriamo tutti i condizionamenti che ci fanno chiedere se esiste realmente qualcosa che si chiama "io".
Questo solo per giustificare la canzone che vi faccio ascoltare.
Perchè sergio caputo non se lo caca mai nessuno?
Sergio Caputo è la dimostrazione che anche l'arte per commissione può essere a volte straordinaria.
Alla fine a lui negli anni ottanta (di merda) era richiesto di fare delle canzoncine simpatiche e commerciali. E lui con tutti i paletti del mondo riusciva a tirare fuori capolavori come questo qui.
"Non vederti più, farci una risata sù. Non vedertì più, già dimenticata, pure tu": Dante Alighieri gliela suca.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"anni '80 (di merda)", mi pare un tantinello eccessivo e fuoriluogo, amico...

Unknown ha detto...

a me invece sembra prorpio il luogo giusto.