venerdì 9 luglio 2010
arte e favole
sto leggendo questo libro di luca beatrice che s'intitola "da che arte stai". in pratica il beatrice si schiera contro l'arte povera e il concettuale a favore di un'arte diciamo più ludica, fatta bene, e leggera. cioè qualcosa che comunichi qualcosa e che lo faccia bene, non qualcosa che non si sa cosa comunica perchè, se c'è qualcosa da comunicare, non si sa come comunicarlo.
cioè, questo è ciò che di positivo ho preso io dal testo di beatrice, e quindi quello che approvo, anche se per dire questo non credo ci sia bisogno di schierarsi contro i concettuali e l'arte povera. quello che non approvo finora è che beatrice afferma che il termine "nomadismo" sia stato inventato da Achille Bonito Oliva, il che mi sbalordisce perchè non posso credere che beatrice non conosca Gilles Deleuze, l'autore, diciamo, di quel termine.
un'altra cosa che posso raccontarvi è una favola:
c'era una volta un piccolo principe azzurro che non voleva andare a scuola. un giorno sua madre, la regina, gli disse: "se non vai a scuola crescerai così stupido che ti sposerai con una baldracca chiamata biancaneve".
fine
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5 commenti:
la seconda è di un realismo spaventoso....
(ma chi te li consiglia i libri a te?)
boh, chi me li consiglia i libri?
forse il mio amico immaginario.
a te chi li consiglia?
boh, forse google....
i commenti su internet non sbagliano mai
te ne consiglio uno
"il dilemma dell'onnivoro"
lo conosci?
no, non lo conosco. ho comprato oggi "alice nel paese della vaporità", un fantasi di francesco dimitri, che è uno che mi fa simpatia.
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